PH alcalino

LA BASE DELLA VITA: UN PH ALCALINO.

La vita di ogni essere umano è regolata ed assicurata da una fondamentale funzione che potremmo definire EQUILIBRATRICE.

Detta funzione regola il principio secondo il quale deve esistere un preciso equilibrio tra funzioni di carattere organico, fisiologico, cellulare, nervoso fisico, biochimico ecc.

Potremo parlare allora di definizioni come:

positivo e negativo, giorno e notte, sole e luna, caldo e freddo, simpatico e parasimpatico, ossidato e ridotto ACIDO e ALCALINO.

Queste definizioni sono nel loro insieme catalogabili come una legge: LA LEGGE DELL’ EQUILIBRIO DEGLI OPPOSTI, dove nessun opposto può esistere senza l’altro, entrambi sono utili ma con proprietà diverse.

Per quanto concerne la salute ognuno di questi OPPOSTI è necessario e fondamentale per il suo mantenimento, ma uno su tutti riveste un ruolo di primo piano in quanto risulta strettamente collegato alla linfa vitale della quale siamo fatti e cioè il sangue; questo equilibrio è L’EQUILIBRIO ACIDO-ALCALINO.

La misurazione dell’acidità o della alcalinità di un liquido viene effettuata avvalendosi di una scala chiamata SCALA DEL PH, dove ph sta per POTENZIALE DI IDROGENO, che riflette la concentrazione di ioni idrogeno positivi in una qualsivoglia soluzione, secondo questa scala che va da 0 a 14, il ph neutro è 7, quello acido inferiore a 7, e quello alcalino o basico superiore a 7.

Uno dei fattori determinanti l’equilibrio acido-alcalino è ad esempio quello riguardante il cibo che agisce in maniera preponderante sulla salute, a patto che la qualità degli alimenti e la loro combinazione prediligano lo spostamento verso l’alcalinità.

I cibi alcalini sono saturi di elettroni, cioè di energia elettrochimica che altro non è che l’energia con cui il nostro sistema funziona, quindi i cibi alcalini forniscono energia all’organismo mediante elettroni, mentre i cibi acidificanti privano l’organismo dell’energia che lo dovrebbe far funzionare.

Un altro fattore determinante al mantenimento di un ph corretto è la qualità dell’acqua che introduciamo all’interno del corpo.

L’acqua deve essere assolutamente alcalina e non acida per poter assolvere al compito di nutrire l’intero sistema cellulare.

Il ph del nostro sangue ha un valore del ph di 7,365 quindi leggermente alcalino ed ha una ristretta possibilità di variazione: da 7,35 a 7,45 e questo equilibrio è mantenuto grazie ai cosiddetti SISTEMI TAMPONE che altro non sono che le riserve alcaline del nostro sistema; calcio, magnesio, sodio e potassio.

Il ph fisiologico del sangue è la risultante di un meccanismo di controllo automatico che si serve innanzi tutto del normale atto respiratorio, infatti quando la respirazione normale non risulta sufficiente per compensare è smaltire l’eccessiva acidità del sangue, entro pochi minuti interviene un aumento della ventilazione polmonare che aumenta la frequenza degli atti respiratori per eliminare l’anidride carbonica oltre ad altri acidi organici presenti nel sangue sotto forma di acidi gassosi.

I sistemi tampone provvedono al bilanciamento degli alimenti e delle bevande acide che di solito vengono ingerite durante la giornata, neutralizzano tutto l’eccesso acido al fine di non portare l’intero sistema in una condizione patologica di vera e propria ACIDOSI del terreno.

Il sistema tampone dell’anidride carbonica è denominato PRIMARIO, in quanto riveste un ruolo molto più importante degli altri.

Un altro sistema tampone è quello della secrezione renale degli acidi, un altro è quello dell’attività biochimica dello stomaco, che insieme formano i sistemi fondamentali per mantenere costante il ph fisiologico del corpo.

Chi sposta maggiormente l’equilibrio acido – base è però l’enorme mole di acidi prodotti a causa dell’alimentazione per molti aspetti innaturale e anti-fisiologica.

L’ACIDOSI è la vera causa e concausa di moltissime malattie, dal momento che qualsiasi esse siano, per progredire nel loro iter patologico hanno bisogno proprio di un ambiente ACIDO.

Tutto ciò favorisce lo sviluppo di quadri clinici pericolosi, pensiamo solo al proliferare di cellule tumorali tanto per citarne una, quindi le malattie tendono a prosperare in un ambiente ACIDO, ne consegue che se il Ph del corpo ha dei valori tendenti all’acido, l’intero organismo non ha possibilità di tendere alla guarigione, questo a prescindere dalle strategie di cura e di terapia da mettere in atto.

Il Ph con valori acidi dipende da diversi fattori e come abbiamo già menzionato uno di questi è il tipo di alimentazione che adottiamo, ma anche lo stress emozionale, le sostanze tossiche e gli agenti inquinanti elettromagnetici giocano un ruolo importante nel mantenimento di detta disarmonia.

Qualsiasi processo che ostacola alle sostanze nutritive ed all’ossigeno di raggiungere le cellule, favorisce l’alterazione del ph verso l’acidosi.

Per alcalinizzare il “terreno” biologico di ognuno di noi occorrerebbe masticare meglio e più a lungo, in modo da consentire alle ghiandole salivari di alcalinizzare il cibo prima che giunga nello stomaco mediante la produzione di un enzima alcalino come la PTIALINA della saliva, e poi respirare meglio; d’altro canto la respirazione è un altro modo per abbassare l’acidosi, in quanto con il respiro emettiamo acqua e anidride carbonica(combinati insieme danno acido carbonico), due molecole che sono i prodotti di combustione dei carboidrati, cioè degli zuccheri, bruciati nelle cellule per produrre energia fornendola all’organismo.