La salute è influenzata da migliaia di miliardi di batteri microbici presenti nell’organismo, dove, se questo risulta essere in perfetta salute, vivono in un dinamico equilibrio omeostatico interagendo con ogni cellula e con ogni tessuto organico-viscerale.
Sono le oltre 1000 specie batteriche differenti che compongono il microbiota intestinale; un vero e proprio organo aggiunto.
Dal suo stato di salute dipendono moltissime attività funzionali: tutti i processi di immunomodulazione, di digestione, delle relazioni intestino-cervello, dell’equilibrio lipidico e moltissime altre.
Analizzando l’apparato digerente, vediamo che la sua colonizzazione è altamente presente, anche se la concentrazione dei micorganismi risulta essere molto diversa a seconda dei suoi distretti.
Il microbiota ed i suoi batteri influenzano ad esempio la motilità intestinale che se non espressa è alla base di svariati processi infiammatori sistemici.
Il microbiota può influenzare la motilità intestinale attraverso la liberazione di sostanze batteriche o di alcuni prodotti finali della fermentazione batterica, attraverso alcuni fattori di modulazione neuro-endocrini intestinali e attraverso alcuni mediatori promossi dalla risposta immunitaria intestinale.
Di quest’ultima evidenza è stato dimostrato il ruolo degli SCFA e di altri metaboliti batterici come gli acidi biliari nel promuovere altissime risposte motorie, così come anche un eccesso di fenomeni distensivi del colon provocati da un eccesso di volume dei gas generati dalla fermentazione batterica insieme alla eccessiva produzione di metano possono aumentare la stimolazione delle contrazioni.
I Lactobacilli (circa 60 specie conosciute contenuti nel prodotto in questione), sono un genere batterico Gram-positivo anaerobico, che costituiscono la maggior parte dei batteri lattici, dal momento che convertono il lattosio e altri zuccheri in acido lattico attraverso la fermentazione lattica.
Questo tipo di reazione acidifica tutto l’ambiente rendendo complicata la sopravvivenza e la relativa proliferazione di batteri patogeni, che prediligono invece un ambiente tendenzialmente neutro se non addirittura basico con un pH che si assesta tra il 5.5 fino ad oltre il 6.5.
Questa caratteristica consente loro di transitare indenni attraverso la barriera acida gastrica, dal momento che se lo stomaco è pieno il pH si assesta tra valori di pH 3-4.5.
L’importanza dei lattobacilli è derivata dal fatto che ricavano dalle fibre e dagli zuccheri sia semplici che complessi, gli SCFA (acidi grassi a corta catena), fondamentali per il benessere intestinale, dal momento che le loro frazioni di acetato, propionato e butirrato regolano svariati meccanismi protettivi permettendo l’omeostasi complessiva dell’organismo.
La peculiarità straordinaria dei lattobacilli è soprattutto quella di produrre batteriocine (acidophilina e plantaricina), che svolgono la duplice funzione antibatterica e inibitoria di alcune specie di lieviti e muffe.
Oltre a questo, i lattobacilli sono parte integrante dell’attività antivirale producendo sostanze come l’acidolina che è in grado di contrastare gli Herpes virus, gli enterovirus ed altri.
Il prodotto in questione contiene lattobacilli espressi come UFC pari ad oltre 4 miliardi per ceppo che aderiscono alle pareti producendo SCFA a livello dell’ileo-cieco e a livello del colon-retto.
Risultano essere resistenti all’acidità gastrica e ai Sali biliari, moltiplicandosi selettivamente nel comparto intestinale dando vita a colonie permanenti.
È un potente regolatore delle funzioni del colon, dal momento che esprimono la produzione di sostanze neuro-trasmettitive (serotonina, noradrenalina, dopamina) che sono in grado di favorire e regolare il fisiologico transito intestinale, contrastando la stipsi così come la diarrea e i relativi dolori colici.
Giuseppe Dr. Gianfrancesco ND Ph.D
Comitato scientifico ricerca e sviluppo