Quando si parla di salute ci si dovrebbe riferire all’aspetto concettuale della parola “salute “e sul significato globale della stessa.
Salute, dal latino “SALUS” salvezza, incolumità, integrità.
Salvezza del corpo e dello spirito, Incolumità dalle aggressioni nefaste sia di natura fisica che psichica, Integrità conseguenziale del tutto: corpo, anima e spirito.
Questo concetto fu il pilastro Ippocratico che cambiò la prospettiva della definizione di salute, da fenomenologia magico-religiosa a quella del principio di cui Galeno fu il fautore, quella Vis Medicatrix Naturae o “forza curatrice” naturale che concepiva il corpo umano animato da una forza vitale tendente per natura a riequilibrare le disarmonie causate dalle patologie.
Secondo questa concezione, la malattia e la salute di una persona dipendevano da circostanze insite nella persona stessa, non da agenti esterni o da trascendenti interventi divini; la via della guarigione sarebbe consistita pertanto nel limitarsi a stimolare questa forza innata, non nel sostituirsi a essa.
La stimolazione di questa forza innata presente in ogni essere umano, era già stata presa in esame da diverse culture, dagli Egizi che consideravano la medicina collegata con la religione dove ogni parte del corpo umano e ogni malattia erano associate a una divinità, ai Cinesi, che basavano la concezione di salute sui principi filosofici del Tao, fiorito in Cina tra il IV° e il III° secolo a.C. sino agli Esseni “il popolo della luce”, i medici dell’essere che utilizzavano la medicina naturale con pratiche di salutogenesi quali le frizioni fredde, l’idroterapia, la fangoterapia, la fitoterapia, l’imposizione delle mani, la meditazione nei deserti, il digiuno.
Uno di questi principi fondamentali ha trovato credito maggiormente nella MTC che stabiliva la presenza di una forma superiore di energia, "l'energia vitale del corpo, il Qi, la Vis Medicatrix Naturae di Galeno, che circolava lungo canali sottili, chiamati meridiani, che si ramificavano collegandosi agli organi e alle funzioni a loro connesse.
La Medicina Tradizionale Cinese è senza dubbio la più antica forma di medicina olistica, dove i suoi principi prefigurano in modo sorprendente le scoperte della fisica quantistica. Ogni essere vivente è un quantum di energia che fluisce a diversi livelli di densità, lungo un asse che transita dal polo più sottile (spirito) a quello più denso (corpo fisico), attraversando anche territori intermedi di connessione come i pensieri, le pulsioni e le emozioni. Questa polarizzazione rende possibile il movimento, il mutamento e quindi il divenire, valutando il funzionamento dei sistemi organici, considerati anche nelle loro inter-relazioni. Gli organi, secondo la tradizione Taoista, sono divisi in due gruppi funzionali: gli organi lavoratori (Yang) che si occupano di elaborare le sostanze nutritive, integrare quelle assimilabili ed espellere quelle non assimilabili; gli organi di assimilazione (Yin) che hanno il compito di trasformare, assimilare e stoccare le sostanze nutritive e di distribuire l'energia. Tutti gli organi lavorano in coppie Yin/Yang, collaborando nello svolgimento della loro funzione secondo il primo principio evolutivo di produzione (ogni organo genera e produce il successivo). Ogni alterazione dell'equilibrio tra i due poli di un sistema produce una disfunzione funzionale secondo gli altri dettami della filosofia energetica Taoista la inibizione o controllo dell’organo opposto, o la controinibizione o prelievo dell’energia dall’organo che la dovrebbe produrre. La eventuale disfunzione funzionale sia essa di natura organica o psichica, se non risolta, dà luogo a quella che viene definita dalla scienza occidentale, una malattia organica.
Secondo la medicina cinese, l'energia vitale attraversa il corpo come un'onda ogni 24 ore, una marea energetica che sosta in ogni organo per circa due ore ricaricandolo di energia. Questo processo aiuta a comprendere l'origine e la natura degli eventuali disturbi. Un'insonnia cronicizzata, con difficoltà ad addormentarsi o risvegli tra le 2 e le 3 di notte, segnala uno squilibrio energetico dell'asse fegato-intestino tenue, e uno stato infiammatorio.
La Medicina Cinese non prendeva in considerazione terapie volte a "cancellare i sintomi", ma solo terapie e pratiche volte a ripristinare l'equilibrio funzionale dell’intera struttura “uomo”. Il lavoro con le pratiche Taoiste del “Qi gong” assolvevano molto bene il compito di salvaguardia dell’equilibrio armonico salutistico dell’uomo.
Un’altra classificazione di Medicina della salute in senso energetico è quella attribuita ai popoli Esseni, che stabilirono diversi percorsi terapeutici per la guarigione del corpo e dell’anima.
Questi trattamenti risultavano utilissimi per la conservazione dell’equilibrio emotivo-spirituale-fisico al fine di trovare una risposta a un disordine fisico, a un malessere, andando nella profondità dell’essere alla riscoperta del Sé.
Le pratiche permettevano di portare maggiore luce nelle zone più nascoste o nelle ferite dell’essere, dove l’energia del corpo non fluiva più in modo armonioso. Permettevano una liberazione delle memorie cellulari e lo sblocco di quelle energie nei canali sottili principali che erano descritti nella antica Medicina Cinese e ayurvedica. Queste terapie permettevano di riequilibrare il corpo e l’anima, di portare pace e serenità dentro gli involucri dell’uomo. Erano di sostegno alla malattia, al disagio esistenziale e alla sofferenza fisica, psichica e mentale. Agivano sulla disarmonia tra anima e corpo e riconnettevano l'essere umano alle energie della terra e del cielo, portavano l'organismo ad un nuovo equilibrio e a una nuova armonia.
Le tecniche Essene erano improntate sull’utilizzo della voce, dei soffi vitali e sul silenzio percettivo.
Il suono era ed è di per sé un elemento di guarigione dell’anima e del corpo, i suoni sono creazione di un nuovo divenire e molti sono i popoli che si sono serviti dei suoni per la guarigione dell’anima e del corpo: i mantra indiani e tibetani, i canti amerindiani, le salmodie degli sciamani, i suoni degli aborigeni, i suoni degli organi delle pratiche Taoiste di lunga vita.
Era noto, ai guaritori di se stessi e anche ai medici di allora, che l’emissione di suoni e parole armoniosi o disarmonici avevano un influsso sulla materia. Oggi, questi antichi concetti sono stati dimostrati in laboratorio, ad esempio da Masaru Emoto, che fotografando la diversa cristallizzazione dell’acqua contenuta in bottiglie sottoposte a parole armoniose, come “amore”, o disarmoniche, come “odio”, ha dato visibilità “scientifica” all’imput primordiale che è il quantum energetico insito in ogni essere umano.
Da queste antichissime tradizioni di salute e longevità ritengo essere di straordinario aiuto la comprensione del vero senso di “salute”, che a mio avviso transita anche attraverso la conoscenza di questa potente leva di benessere che prende il nome di ENERGIA.
La commistione di pratiche antiche quali quelle Egizie, Essene, Taoiste, favorisce quella che viene definita la condizione di lunga vita, l’elisir della consapevolezza attraverso la pratica di esercizi fisico-animico-meditativo-spirituali, inquadrabili come veri e propri tesori da custodire e da tramandare a chi è alla ricerca di uno stato di salute e armonia fisica e spirituale.
Giuseppe Dr. Gianfrancesco ND Ph.D