La cellulite e le sue cause

La cellulite è un processo che inizia per cause legate ad un non corretto funzionamento del microcircolo.

L’insufficienza della microcircolazione, la cui funzione è quella di consentire il corretto scambio nutritivo nei tessuti, porta ad una alterazione del tessuto connettivo interferendo con il suo metabolismo compromettendo la permeabilità vasale.

Dai vasi sanguigni, infatti, transita per scopi di nutrimento una quantità di liquido, ossigeno e cellule del sistema immunitario.

In contemporanea, mediante il sistema linfatico, il liquido fuoriuscito deve essere riassorbito, portandosi appresso i cataboliti di scarto.

Il primo fenomeno che porta alla formazione della cellulite è la perdita dell’equilibrio tra queste due situazioni: maggiore permeabilità e fuoriuscita di liquidi nell’interstizio con un relativo malassorbimento.

La cellulite, il cui nome tecnico è PANNICOLAPATIA EDEMATOFIBROSCLEROTICA, colpisce all’incirca l’80% del sesso femminile in età fertile e di solito è collegata ad una stasi del micro circolo venoso-linfatico.

Si palesa spesso con degli strati di adiposità localizzata sia in donne in sovrappeso che non.

A livello tissutale si evidenzia una ipertrofia (eccesso di nutrimento) delle cellule adipose, con alterazioni della loro forma e del loro volume e, a volte, delle ulcerazioni della membrana citoplasmatica che avvolge le cellule stesse con una conseguente fuoriuscita di trigliceridi che si diffondono a livello dei tessuti e negli spazi intercellulari.

Si nota un accumulo dei liquidi in eccesso (ritenzione idrica), per il modificato equilibrio del sistema venoso, con un rallentamento del flusso sanguigno ed una conseguente ritenzione da parte di tessuti.

La degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo, comporta poi, una alterazione delle sue funzioni metaboliche più importanti, l’ipoderma, il tessuto coinvolto nell’accumulo adiposo, è un tessuto attivo dal momento che il suo metabolismo è connesso al bilancio calorico.

La localizzazione della cellulite interessa le cosce, parte delle gambe, la zona mediale delle ginocchia, la regione lombosacrale, i glutei, le spalle, la fascia laterale delle braccia, la parte posteriore del collo, l’addome ed i fianchi.

La zona elettiva però rimane la parte posteriore delle cosce, dove si evidenziano delle aree di infiltrazione di tipo molle alternate a zone più dure, influendo negativamente sulla libera circolazione linfatica.

La pelle è opaca, con una diminuzione della temperatura della cute e, alla palpazione, compare la cosiddetta buccia d’arancia.

Con l’avanzamento del quadro cellulitico, compariranno di conseguenza delle ondulazioni e avvallamenti, che riveleranno la perdita del tono e della elasticità della pelle.

Gli stadi evolutivi della cellulite:

Una fase edematosa dove la cellulite si avverte solo al tatto e dove il ristagno dei liquidi è preponderante con un quadro edematoso o di gonfiore, localizzato principalmente nelle cosce, nelle caviglie, nei polpacci e nelle braccia.

Una fase fibrosa con il coinvolgimento del tessuto adiposo, dove i liquidi infiltratisi nei tessuti, permettono il distanziamento delle cellule adipose, le fibre di collagene con la loro funzione di sostegno, degenereranno e i capillari si altereranno dando il via a dei piccoli noduli che, a livello dell’epidermide si manifesteranno facendo assumere all’epidermide l’aspetto a buccia d’arancia.

Una fase sclerotica, dove il tessuto apparirà duro al tatto, con noduli di dimensioni più marcati e dove la superficie cutanea assumerà l’aspetto di un materassino con degli avvallamenti, la temperatura cutanea sarà fredda e il fenomeno doloroso risulterà più marcato.

Le cause

Le cause che favoriscono l’insorgere della cellulite sono diverse, ma alcuni risultano essere preponderanti:

Il fattore genetico che con il corredo ormonale più marcato delle donne dell’area mediterranea, favorisce un accumulo di peso in eccesso nella parte inferiore del corpo, con ritenzione idrica e una stasi microcircolatoria; a questo proposito è importante ricordare che il sesso femminile tende ad accumulare più tessuto adiposo, un fenomeno conservativo, circa il 30% in più rispetto agli uomini

Il fattore alimentare che con modalità tenute in età infantile, possono aver condizionato il metabolismo in età adulta, favorendo anche la comparsa della cellulite.

Una alimentazione troppo calorica e marcatamente iperglucidica del neonato, o l’uso di omogeneizzati a base di carne con tracce di ormoni estrogeni, possono essere state le tappe di un corredo cellulitico in età adulta.

Gli ormoni (estrogeni), il cui eccesso produttivo facilita la ritenzione idrica con conseguente aumento ed accumulo dei trigliceridi nella cellula adipocita.

L’eccesso di estrogeni è inoltre legato all’uso di anticoncezionali.

Altri ormoni coinvolti sono i corticosteroidi, la prolattina e gli ormoni collegati alla funzionalità della ghiandola tiroide, la cui diminuzione porta ad un rallentamento del metabolismo dei grassi.

Esistono inoltre altri fattori che favoriscono e aggravano la situazione circolatoria rendendo assai difficoltoso il circuito di ritorno venoso e linfatico; e mi riferisco ad alcune abitudini di vita non proprio corrette come ad esempio la sedentarietà, alcuni capi di abbigliamento ad azione costrittiva come pantaloni troppo stretti, stivali stretti, calze elasticizzate, calzature con tacchi esageratamente alti e sottili, un’alimentazione ipercalorica, tossine alimentari e da farmaci, alcool, conservanti alimentari, fumo, grassi animali, scarsità di alimenti favorenti la eliminazione tossinica come fibre, complessi vitaminici, acqua pura, preferibilmente alcalina e non in bottiglie di plastica, alcuni vizi posturali ed una difficoltà conseguente a queste situazioni, relativa all’intestino nella sua regolare funzione di evacuazione.

La stipsi, il manifestarsi cronico di una difficoltà nell’evacuazione, porta ad una stasi venosa e linfatica quando il circuito intestinale è ingombrato da un eccesso di deposito di materiali di scarto al suo interno.

Questi scarti comprimono i grandi vasi reflui dagli arti inferiori e non consentono il libero fluire della linfa e del sangue.

Eliminare e ridurre tutti questi fattori scatenanti la formazione della pannicolopatia- edemato-fibrosclerotica, favorirà inoltre uno stato di benessere generale attivando tutti quei meccanismi necessari per una vita in salute; per avere Più Vita!

Dr. Giuseppe Gianfrancesco ND Ph.d